Dall’attuale ricerca nutraceutica sono state individuate molecole presenti in natura con proprietà antinfiammatorie elevate e prive di effetti collaterali.
Sappiamo che l’uso prolungato dei farmaci antinfiammatori, al di fuori di situazioni acute o d’urgenza, comporta dei rischi a causa degli effetti collaterali che possono essere anche gravi. Per questo motivo medici e terapeuti cercano alternative naturali che spesso però appaiono piuttosto blande e non risolutive.
Il meccanismo d’azione principale dei farmaci antinfiammatori consiste nell’inibizione delle ciclo-ossigenasi (COX), enzimi che attivano la sintesi di sostanze coinvolte nella cascata infiammatoria. Ma mentre l'enzima ciclossigenasi-1 (COX-1) svolge anche utili funzioni omeostatiche, la ciclossigenasi-2 (COX-2) conduce alla produzione di vari eicosanoidi (prostaglandine, leucotrieni, trombossani) infiammatori.
I tradizionali antinfiammatori, detti anche FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), inibiscono sia il COX-2 che il COX-1, con inevitabili effetti indesiderati. Per questo la ricerca si è orientata, a partire dalla fine degli anni ’90, verso la produzione di farmaci che inibiscono selettivamente solo il COX-2. Anche questi nuovi antinfìammatori, i Coxib, si sono però rivelati pericolosi, evidenziando non solo disturbi gastrointestinali come i precedenti, ma anche danni cardiovascolari e renali, per i quali alcuni di essi sono stati ritirati dal commercio.
Tra le sostanze lenitive naturali più efficaci, sono emerse in vari studi le ficocianine, cioè i pigmenti antiossidanti contenuti nelle microalghe verdi azzurre, che messe a confronto con i Coxib, hanno mostrato una capacità di inibizione delle COX-2 paragonabile a quella dei farmaci e senza alcun rischio di effetti collaterali.1
Il più elevato potere antiossidante e antinfiammatorio si riscontra in particolare nelle AFA-ficocianine estratte dall'alga Klamath, di molte volte superiore anche a sostanze come catechine, quercetina e cannabinoidi.
Anche gli enzimi proteolitici, in special modo quelli ricavati dai funghi, hanno dimostrato in vari studi di avere una potente azione antinfiammatoria e, a differenza dei farmaci, senza effetti collaterali.2
Il meccanismo d'azione è basato sulle proprietà fibrinolitiche delle proteasi. La fibrina, nelle reazioni infiammatorie anche di carattere allergico, forma un reticolo che isola l'area dell'infiammazione attraverso la soppressione della circolazione nutritiva. Il drenaggio tissutale inadeguato che ne consegue provoca edema.
L'enzima dissolve la fibrina che si forma attorno all'area infiammata, stimolando la produzione di plasmina o fibrinolisina, che agisce contrastando le chinine, e dunque riducendo edema e infiammazione.3
Fin dagli anni '60 gli enzimi proteolitici sono stati studiati per il loro ruolo nel trattamento degli stati infiammatori. Sia le ricerche in vitro che in vivo (prima su cavie e poi su volontari umani) hanno ripetutamente mostrato la capacità delle proteasi di ridurre l'infiammazione causata da malattia o trauma.4
L’attuale ricerca nutraceutica ha perciò elaborato speciali formulazioni (come ad esempio questa) a base di ficocianine microalgali concentrate e proteasi fungine che, sviluppando un’efficace modulazione fisiologica della risposta infiammatoria e dell'attività immunitaria, costituiscono un valido supporto coadiuvante nel trattamento di numerose patologie croniche.
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1. Reddy C.M., et al., Selective Inhibition of cyclooxygenase-2 by C-phycocyanin, in Biochem Biophys Res Commun. 2000; 277(3): 599-603, p. 601.
2. Horger I. et al., Zirkulierende Immunokomplexe beipoliarthritis-patienten, in Natur und Ganzheitsmedzin, 1988; 117; Lomax J.E., Aesthetic Surgery, 1998; 18: 40-41; Kamede E. V., Forum of the General Practitioner, 198 1 (9).
3. Thornill S.M., Kelly A., Natural Treatment of Perennial Allergie Rhinitis, in Alternative Medicine Review, 2000; 5(5): 48-454
4. Ryan, 1967; Smyth et al, 1967; Shaw, 1969; Kumakura et al, 1988; Lomax, 1999