«Ogni persona -dice il dottor Alberto Bovelacci, biologo nutrizionista e naturopata – vivrà questo passaggio della vita in modo diverso, ma possiamo distinguere la presenza di due grandi gruppi: un tipo di menopausa tendenzialmente più “calda”, ovvero Yang (con “caldane”, agitazione, rossore in viso, buona forza vitale); e una tendenzialmente più “fredda”, cioè Yin (con forte ritenzione idrica alle gambe, stanchezza, sovrappeso “acquoso”) . Attraverso un’alimentazione ben studiata possiamo affrontare le due tendenze. Il cibo di origine animale è più “caldo”, più Yang; quello vegetale è più “freddo”, quindi più Yin. Consigliamo quindi di utilizzare una prevalenza di cibi “opposti” rispetto al tipo di menopausa che si sta evidenziando».
Come sempre avviene in ambito olistico, ogni azione deve essere personalizzata, e quindi le strategie da adottare tramite l’alimentazione devono tenere conto di ciò che la donna percepisce come disturbo.
«Per le persone che tendono ad aumentare di peso -aggiunge il dottor Bovelacci- è indicato ridurre il consumo di latticini, carni grasse, farine raffinate e zuccheri. Rispetto a un’alimentazione standard, pre-menopausa, è utile ridurre il consumo di proteine animali, privilegiando quelle vegetali. E’ consigliabile introdurre nella dieta cereali e verdure dolci. Se poi si nota della ritenzione idrica, è importante cambiare i tipi di condimenti che si utilizzano con i diversi cibi. La menopausa può indurre ipertensione, aumento del colesterolo: si può quindi commisurare l’alimentazione al tipo di problema evidenziato. Inoltre, è utile fare attività fisica. Un’altra regola generale, valida per ogni età, è quella di utilizzare sempre cibi di stagione».
Il dottor Bovelacci ci tiene a lanciare un ulteriore messaggio a tutte le donne: «La menopausa deve essere vissuta nella sua normalità. Non deve essere considerata al pari di una malattia. I controlli, le attenzioni, devono servire a vivere meglio questo passaggio, e non a favorire un’errata e distorta “medicalizzazione” di una fase “normale” della propria esperienza personale».