Costruire la tua casa Bioecologica

La scelta della collocazione è fondamentale per vivere meglio

Realizzare una casa bioecologica significa interpretare e sostenere un esigenza primaria migliorare la qualità della tua vita nella piacevolezza di abitare.

Per evitare errori, si dovranno indagare i parametri ambientali per inserire correttamente l’edificio nell’appezzamento che hai scelto. I fattori coinvolti sono molteplici, sia progettuali, sia costruttivi.

E' importante che il professionista al quale ti rivolgi colga le tue necessità psicofisiche, ti aiuti a scoprire le vere esigenze di costruzione, mediandole con la situazione energetica del luogo, e con il budget disponibile realizzi il tuo nido, ottimale sotto ogni profilo, anche proiettato nel futuro.

L'abitazione deve possedere uno spazio in cui ti senti a tuo agio in ogni situazione, sia a livello fisico che emotivo-spirituale. Il progetto non può prescindere da questo requisito, che dev'essere rispettato in tutte le fasi, dall'analisi della qualità del sito alle tue esigenze psicofisiche, mediante una conoscenza approfondita degli aspetti culturali, sociali e spirituali del luogo e di quelli ambientali dal punto di vista del clima, della flora, della fauna e del cambiamento delle stagioni, ecc.

Un edificio concepito con criteri bioecologici, oltre a essere dispensatore di un buon clima al suo interno, è in grado di attutire i fattori di disturbo provenienti dall'esterno. L’esperienza di professionisti qualificati ed esperti in sostenibilità ambientale consente di svolgere il lavoro progettuale seguendo una scaletta di criteri che scandiscono tutte le fasi della realizzazione.

Conoscendo le “difficoltà”, tramite una perizia ambientale geobiologica e strumentale, si agirà di conseguenza per risolverle, mettendo a frutto soprattutto le opportunità positive. Un ambiente congestionato e in forte degrado necessiterà di soluzioni per ridurre e annullare gli inquinanti, da quello acustico all’elettrosmog, dall’inquinamento alla protezione dei venti dominanti, per citarne alcuni, ma si dovrà anche realizzare un'equilibrata distribuzione degli spazi interni, un corretto posizionamento delle vetrate e un oculata scelta dei materiali, degli impianti, degli arredi delle piante purificatrici dell’aria.

L'edificio dev'essere in grado di captare, accumulare e ridistribuire correttamente sia il calore sia il fresco, senza generare squilibri e con un’umidità equilibrata. I criteri sono legati a una precisa progettazione dell’involucro, comprendente anche le murature che, insieme alle finestre, dovranno trattenere il “clima interno” ed essere isolate senza grandi dispersioni, pur ventilandolo correttamente.

Nell'iter è indispensabile la stretta collaborazione di tutte le componenti interessate, ognuna per quanto le compete, siano esse committenti, direttori dei lavori, impresari, impiantisti, serrammentisti e tutti gli addetti alle finiture, dai pavimenti ai rivestimanti delle pareti, interni ed esterni.

A volte si assiste a una produzione edilizia mirata unicamente a racchiudere spazi attraverso connotati fisici che troppo spesso rappresentano elementi di facciata.

Purtroppo ostacoli e difficoltà rallentano il diffondersi del sano costruire; si potranno ottenere risultati pratici positivi solamente con un’azione compatta e convinta degli operatori del settore, sensibilizzando la committenza e anche gli organi istituzionali. Questo compito è arduo perché si tratta di far cambiare rotta all'attuale impostazione di tutti i settori fortemente condizionati dal mercato.

Agire in nome dell'ecologia richiede un totale coinvolgimento, fin nella nostra più profonda radice spirituale; non vuol dire necessariamente rinunciare alle conquiste del progresso ma conservare le risorse, valorizzare l'habitat e rigenerare lo spirito del costruire, abitando in luoghi sani e confortevoli.

Scritto da Enrico Micelli

Laureato in Architettura alla IUAV di Venezia, dal 1984 progetta edifici bioecocompatibili e nel 1989 è tra i fondatori dell’ANAB (Associazione Nazionale di Architettura Bioecologica), già presidente per i primi sette anni. Al fine di diffondere la cultura del progetto ecologico divide il suo tempo tra la libera professione e la comunicazione partecipando a convegni di vario livello, tenendo conferenze presso sedi universitarie e curando il settore editoriale di scienza e tecnica in architettura bioecologica.

http://www.micelliarchitetturanaturale.com

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