Una visione integrata grazie alla dentosofia
Molti genitori esprimono la loro preoccupazione di fronte a questo lavorio notturno di sfregamento dei denti, comune invero a tanti bambini tra i 5 e i 6 anni. Le risposte ricevute da pediatri od altri colleghi spesso sono evasive, della serie “prima o poi passa”, oppure eccessivamente allarmanti, tanto da rendere difficile orientarsi.
I sei anni, un'età importante
A 6 anni incisivi e molaretti da latte sono in genere completamente abrasi; la dentizione decidua inizia progressivamente a consumarsi, agevolando le escursioni laterali della mandibola, che gode della massima libertà di movimento. In Dentosofia la mandibola è associata al futuro, alla voglia di immaginare, di scoprire se stessi e il mondo. Il bambino si sente grande, intraprende un percorso di relativa indipendenza dalla famiglia, a partire dall’ingresso alle elementari. Se tuttavia da un lato si approccia entusiasta al nuovo, dall’altro è ancora forte il bisogno di sentirsi rassicurato e protetto, e inconsciamente può prolungare questa fase infantile ritardando, per esempio, l’eruzione dei primi incisivi permanenti. Tutto ciò che siamo, in misura più o meno consapevole, si manifesta in bocca.
L’equilibrio perfetto risulta da una compensazione tra le viverse dimensioni
E’ attraverso il bruxismo che questo confronto tra il passato e il pensare, associati all’arcata superiore, e il futuro e l’agire, associati all’arcata inferiore, prende vita nel qui e nell’ora con tutta la sua forza, alla ricerca di un equilibrio. L’energico contatto reciproco tra le superfici occlusali antagoniste che si verifica principalmente di notte costituisce il presupposto fondamentale perché l’apparato stomatognatico si sviluppi in modo armonico e funzionale. ATM, denti, parodonto ed osso alveolare costituiscono un’unità indissolubile in cui ciascun elemento dipende ed influenza reciprocamente gli altri nel modo di rispondere agli stimoli ricevuti, grazie a un’organizzazione neuro fisiologica magistralmente diretta dal sistema nervoso centrale. La contrazione asincrona dei capi superiori e inferiori dei muscoli pterigoidei laterali muove la mandibola a destra e a sinistra descrivendo ampi movimenti di lateralità grazie all’usura delle superfici occlusali. Nello specifico quando la mandibola si porta a destra, lo sfregamento occlusale che ne consegue genera:
- ingrossamento del corpo e del ramo più espansione trasversale della emi-mandibola di destra
- espansione più avanzamento dell’emipalato di destra
- allungamento del ramo dell’emi mandibola di sinistra conseguente alla trazione sull’ATM di sinistra
L’alternanza di movimento tra destra e sinistra avvia una crescita della mandibola equilibrata orizzontale e verticale. Ciò consente ai primi molari permanenti di trovare la propria collocazione in arcata, proprio come in senso più ampio il bambino di 6 anni cerca di fare occupando il suo posto nel mondo, o reclamando il modo in cui vuole essere riconosciuto affettivamente.