Perché scegliere il vegan: intervista a Antonella Tomassini, autrice del libro "Pianeta Vegan"

Nel corso di tale esperienza ho incontrato persone e animali, che ho voluto intervistare in modo che lasciassero una impronta su questa Terra carica di abusi, sofferenza e distruzioni ambientali da parte dell’uomo.
Da qui nasce l’idea di scrivere un libro, di mettere insieme riflessioni e ricette per un mondo cruelity free.

Qualche anno fa ho iniziato a scrivere come blogger su un blog chiamato Vegamami, dove tuttora mi occupo di ricette vegan, episodi di vita e tutto ciò che è attinente al benessere fisico e del pianeta terra. È stato grazie alle parole dedicate ai miei lettori che ho avuto la spinta emotiva per scrivere e soprattutto divulgare la mia esperienza, e sapere di essere utili a chi si avvicina al veganesimo è una delle sensazioni più piacevoli della mia vita.

Che cosa è il Pianeta Vegan?

È un microcosmo immaginario che si trova nel cuore di tutte le persone, alcuni sono coscienti di avercelo, altri lo ignorano e addirittura negano l’esistenza. Sul Pianeta Vegan non esiste la ferocia, ed è possibile guardare un animale negli occhi per capire che i pensieri degli animali sono simili a quelli che provano gli umani. Vivono, amano, sentono le emozioni proprio come noi, allora perché mangiare i nostri simili?

Come hai iniziato questo percorso e perché?

Ero adolescente ma non ho trovato molte difficoltà, forse solo preoccupazioni da parte dei miei genitori, che per fortuna sono durate pochissimi giorni. Ho fatto questa scelta dopo che mi hanno assegnato un compito di scuola. Dovevo creare una relazione scritta con foto di un evento che rappresentasse la vita di campagna. All’epoca, mio padre comprava la carne da Michele, un contadino che aveva una fattoria a Martina Franca dove allevava maiali e altri animali per poi ammazzarli. Quel giorno accompagnai mio padre, cogliendo l’occasione per fare qualche foto e vedere come si viveva in fattoria. Il contadino ci accolse felice, stava giusto per ammazzare un maiale. Quello che ho visto dopo non ve lo racconto, perché per me è stato un trauma, un incubo che ancora è presente nel mio cuore. Quel giorno ho smesso di mangiare. Un digiuno lungo due giorni.

I tre motivi principali per cui si decide di diventare vegan.

Per la salute, per gli animali, per il pianeta. Non esiste una classifica, certamente, si può dire che alcuni iniziano a farlo per un motivo e di conseguenza si abbracciano i tre motivi principali.

Esaminiamo cosa vuol dire vegan per la salute: l’alimentazione vegan è salutare e gustosa, non è una rinuncia di nessun genere. Non c’è bisogno di portare a tavola la sofferenza degli animali, la cucina etica è la dimostrazione di un’alternativa sana e fantasiosa. Cucinare con il rispetto per la vita e quindi con Amore è fondamentale, è come dipingere un’opera d’arte, vedere un bel film, leggere una poesia. Sappiamo tutti che l’uomo non nasce come un cacciatore, lo è diventato con il tempo. Perché non ha artigli e non ha la dentatura di un carnivoro, la sua saliva è di tipo alcalino, ossia adatta a scomporre cibi vegetali ed inoltre l’intestino non può eliminare velocemente la carne non essendo corto. Si può vivere senza prodotti animali, anzi il nostro stato di salute migliorerà. Quindi l’eliminazione di tutti i derivati animali, poiché chi ha scelto il veganesimo come scelta di vita non accetta nessun genere di sofferenza ne l’uccisione di alcun essere vivente.

Quindi si diventa vegan per gli animali, perché sapere che gli animali sono esseri senzienti che provano le nostre emozioni, gioie e paure, ti fa capire cosa possano essere gli allevamenti intensivi, cosa si può provare ad accarezzare un animale che va al mattatoio, galline ovaiole inscatolate in gabbie grandi quanto un foglio A4, maiali brutalmente mutilati , pulcini maschi tritati perché inutili. Tanti esempi di sofferenza e sfruttamento, quando invece il rispetto e una vita dignitosa è un diritto di tutti.

Vegan per il pianeta, perché la nostra madre terra ci chiede aiuto. Causa primaria di inquinamento ambientale e del riscaldamento globale sono proprio gli allevamenti intensivi che emettono la maggior parte di gas serra, come la pesca intensiva e la ricerca di nuovi pascoli causa della deforestazione. Così come la fame nel mondo, se ci fosse un’alimentazione vegan sarebbe annullata, infatti ricordiamo che per avere sulle nostre tavole un filetto di vitello di 1 kg, servono 25 Kg di cereali, che potrebbero invece essere impiegati direttamente, e per un kg di carne occorrono 10.000 litri di acqua quando invece per un kg di fagioli occorrono solo 1000 litri di acqua.


E' possibile autoprodurre cibo vegan?

Spesso si sente che i prodotti vegan costano. In tempi dove vegan è sinonimo di moda, il business cerca di mettere sul mercato prodotti già pronti, magari utili per chi si avvicina al veganesimo ma costosi. In realtà la cucina vegan è economica. È opportuno sapere che autoproducendo i prodotti si risparmia e soprattutto si sa cosa si mangia. Come ogni qualsiasi cosa , anche per la cucina vegana è importante una forte dose di fantasia e un po’ di tempo, per inventare piatti speciali e nutrienti. Informarsi è fondamentale.

Cosa mangia un vegano?
Frutta e verdura di stagione. Cereali, preferibilmente integrali, legumi, i semi e la frutta secca, le alghe, il seitan e il tofu nella prima fase del veganesimo.

Gli animali e il cibo in questo libro sono i protagonisti. A chi è rivolto Pianeta Vegan?

Ci sono diversi personaggi, c’è la gatta Tamy, c’è l’attivista Alessandro Vettorato, la volontaria Sonia, Rokko il cane felice, e tanti altri, che in comune hanno appunto il rispetto per la vita. Il libro è rivolto a tutti, soprattutto agli onnivori, a coloro che dicono “ Ah, e cosa mangia un vegano?”, agli scettici, ai vegan, a chi non sa cucinare, e soprattutto è un libro che si può raccontare anche ai bambini, tramite le illustrazioni di Cristiano Cecchini inserite tra le pagine.

Per chi desidera approfondire l'argomento, è possibile partecipare all'incontro gratuito di giovedì 1 dicembre 2016 che si terrà a Bari pre-iscrivendosi on-line.

La relatrice dell'incontro sarà l'autrice del libero ''Pianeta Vegan'' (Edizioni Mediterranee): Antonella Tomassini

Data e sede del seminario:
Giovedì 1 dicembre 2016 - ore 18.00
NO ACID
Via Michele De Napoli
BARI

Sulla pagina Orizzonti del sito dell'Istituto di Medicina Naturale è invece possibile visionare tutti gli altri appuntamenti e il programma completo di Salute in Tour.

Vi aspettiamo!

 

 

Scritto da Valentina

Esperta in web marketing e comunicazione, appassionata del mondo della medicina integrata e del benessere olistico, è responsabile della redazione del portale www.biosalus.net

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