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a cura dell' Istituto di Medicina Naturale e della Scuola Italiana di Naturopatia

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Withania Somnifera: una pianta per trattare lo stress

Dalla saggezza della medicina tradizionale ayurvedica

Nella nostra quoditianità si sente spesso parlare di “stress”, come se fosse un “qualcosa” capace di inglobare un pò tutto, tante patologie insieme anche differenti tra loro che vanno dall’insonnia, alla stanchezza, alla difficoltà di concentrazione, alla difficoltà di dimagrire o anche prendere peso.

Lo stress può essere definito come la risposta psicofisica ad una quantità di compiti emotivi, cognitivi o sociali percepiti dalla persona come eccessivi.

La durata dell’evento stressante porta a distinguere lo stress in due categorie. Quello acuto, che si verifica una sola volta e in un lasso di tempo limitato; quello cronico, cioè quando lo stimolo è di lunga durata.

Possiamo avere stressor benefici, detti eustress, che danno tono e vitalità all’organismo. Ma anche stressor nocivi, detti distress, che possono portare ad un abbassamento delle difese immunitarie.

La Natura ci viene in aiuto con una pianta la Withania Somnifera, originaria dell'India comunemente conosciuta come Ashwagandha o Ginseng indiano.

La Withania somnifera è un piccolo arbusto sempreverde che porta dei brillanti frutti rossi e dei piccoli fiori verdognoli.

I principi attivi della Whitania sono noti anche nella medicina indiana ayurvedica e utilizzati fin da tempi remoti. 
In fitoterapia la Whitania è impiegata nella cura e trattamento di svariate patologie.

Della pianta, si utilizzano sopratutto le radici dove sono concentrati la maggior parte dei principi attivi. I principali sono i lattoni non steroidei detti anche “witanolidi”, saponine e alcuni alcaloidi come la witanina, witaninina, la witasomnina (quest’ultima in grado di favorire la regolarità del sonno), miste a tracce di nicotina e scopoletina. La withania contiene anche elevato ferro non eme, per cui ha proprità anti-anemiche oltre che antinfiammatorie, anticancerogene.
In quantità inferiore, ma comunque di considerevole importanza, ha foglie e frutti che sono ricchi di alcaloidi, aminoacidi, zuccheri e ferro. 

Tra tutte le proprietà medicamentose di questa pianta, quella che meglio rappresenta l’ashwagandha è il potere adattogeno degli estratti.

Così come la Rhodiola rosea e il Panax ginseng, l’ashwagandha riequilibra l’organismo quando questo si trova a fronteggiare situazioni di stress, esercitando un’azione calmante nei casi di forte tensione, oppure stimolante durante gli episodi depressivi,sostiene l’organismo contro l’accumulo delle tossine e agisce come rinvigorente in caso di stanchezza. Per queste ragioni, la medicina ayurvedica si serve della radice della pianta per regolare le funzioni immunitarie e per migliorare l’attività sessuale (è infatti utilizzato come afrodisiaco naturale) , agendo quindi su due aspetti messi a dura prova dallo stress.

L’ashwagandha è quindi in grado di supportare il delicato equilibrio psicofisico ad ogni minimo cambiamento dell’ambiente circostante (lo stress).

La proprietà tranquillante ed ansiolitica sembra spiegata dalla riscontrata riduzione delle catecolamine, di aceticolina e da un aumento di serotonina e istamina nell’organismo.
La Radice di Whitania è un valido rimedio anche nei disturbi del sonno perché contiene composti attivi, come gli alcaloidi sopra citati la witaferina A e il withanolide D sostanze responsabili delle sue proprietà ansiolitiche e antidepressive.

Uno studio ha evidenziato che la pianta esercita un’azione ipnotica, resa possibile dalla modulazione del sistema GABAergico (dato che l’acido gamma-amminobutirrico, o GABA, è il neurotrasmettitore che più di tutti agisce riducendo l’attività del sistema nervoso, permettendo la memorizzazione e incentivando il sonno). La radice abbassa inoltre i livelli di tribulina (un marker dell’ansia) nel cervello, stabilizzando l’umore.

Tuttavia, a differenza di alcuni sonniferi o ansiolitici presenti sul mercato, che possono provocare amnesia o dipendenza, l’ashwagandha non presenta questi effetti collaterali; anzi, la radice della pianta protegge il sistema nervoso centrale , mentre i withanolidi presenti in misura maggiore sono oggetto di studio come trattamento per l’Alzheimer . La pianta, con le sue proprietà rilassanti e calmanti, favorisce un sonno ristoratore e di conseguenza una ritrovata vitalità durante il giorno.

E’ consigliata anche come rimedio naturale per le aiutare la mente a ritrovare la giusta concentrazione,come agente favorente l’apprendimento e il recupero della memoria per l’effetto nootropico della Withania.

Per le sue proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antireumatiche, l’ashwagandha trova impiego anche nella cura di reumatismi, ipertensione, invecchiamento precoce.

Per cui Dalla saggezza della medicina tradizionale ayurvedica, abbiamo veramente una Pianta per trattare Lo stress e tutte le sue sfacettature.

Scritto da Margherita Morrone

Dopo aver conseguito la laurea magistrale in Scienze Biologiche presso l'Università di Bologna, ha intrapreso un percorso di quattro anni che l'ha portata ad ottenere il certificato di eseguita formazione in Naturopatia presso la Scuola Italiana di Naturopatia dell'Istituto di Medicina Naturale. Oggi esercita come Naturopata a Riccione, città in cui vive.

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