Nel video che trovate in fondo a questo articolo, all'interno del magnifico scenario dell'Orto Botanico di Urbino, vengono illustrate le origini della fitofarmacologia.

Vista fino agli anni 80 più come una moda, "faceva stile acquistare in erboristeria una tisana e farsi un infuso a casa", l'utilizzo di fitoterapici ha avuto un ampio sviluppo grazie a una direttiva comunitaria dei primi anni duemila, con la regolamentazione degli integratori a base di piante officinali, portando l'utilizzo di fitofarmaci da consumo amatoriale a scelta sempre più diffusa e consapevole.

Ci sono due modi per utilizzare le piante officinali: l'utilizzo della pianta nella sua integrità cercando di rispettare quello che si chiama il fitocomplesso o utilizzare la pianta come fornitore di principi attivi, che poi vengono selezionati e concentrati.

La fitoterapia è indicata a tutti: pensiamo agli infusi di tiglio per distendersi o ai decotti alla malva e all'altea per il benessere dell'intestino.

Nel video sottostante l'intervista completa del dott. Zanghirati.

Scritto da Valentina

Esperta in web marketing e comunicazione, appassionata del mondo della medicina integrata e del benessere olistico, è responsabile della redazione del portale www.biosalus.net

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