Il rimedio naturale per mantenere le tue articolazioni forti ed elastiche nel tempo
Articolo Sponsorizzato
Dal leggero fastidio fino all’infiammazione acuta o cronica, i problemi articolari sono una condizione molto diffusa, un problema che ci assedia con l’avanzare dell’età, soprattutto se si segue uno stile di vita sedentario o si è in sovrappeso.
I dati statistici riportano che per ogni 5 kg di peso corporeo in più, c’è un aumento del 36% del rischio di sviluppare artropatie per via del carico articolare notevolmente accresciuto. Nei soggetti obesi il rischio di sviluppare la patologia raddoppia rispetto ai normopeso. Un lieve disagio può essere affrontato con semplici rimedi casalinghi e con l’adeguato riposo. A volte invece il dolore può essere così intenso da limitare il movimento e richiedere l’assunzione di antinfiammatori o trattamenti locali specifici come l’infiltrazione diretta del farmaco nelle articolazioni colpite. Nei casi più gravi può essere necessario l’intervento chirurgico e l’utilizzo di protesi.
Sappiamo che in tutte le aree del corpo dove vengono in contatto due o più ossa, come ad esempio l’anca, il ginocchio, la spalla, il gomito e la caviglia, è essenziale la funzione di cuscinetto svolta dalle cartilagini, le quali possono danneggiarsi col tempo a causa di sollecitazioni eccessive, traumi o processi degenerativi connessi all’alimentazione, al clima e all’invecchiamento. La cartilagine è un tessuto che svolge un ruolo di sostegno meccanico: serve ad ammortizzare i carichi, proteggendo l'osso sottostante, e garantisce che la struttura articolare sia resistente e possa svolgere con scioltezza la sua funzione. Dobbiamo quindi imparare a tutelare questo tesoro biologico affinché le nostre articolazioni rimangano sempre integre e il passare degli anni non possa incidere sulla loro prestanza.
Assieme agli opportuni accorgimenti alimentari, il movimento fisico, la postura corretta, prendiamo in considerazione i rimedi fisiologici che ci aiutano a preservare le nostre articolazioni dall’usura e a mantenerle sempre fluide e funzionali. Un componente fondamentale dei tessuti connettivi è l’acido ialuronico (AI). Fa parte della famiglia dei glicosaminoglicani ed è presente nel tessuto cartilagineo e tendineo dove si occupa di mantenerne il grado di idratazione, turgidità, plasticità e viscosità. Nel liquido sinoviale agisce come efficiente lubrificante ed ammortizzante prevenendo il danneggiamento delle cellule del tessuto da stress fisici e mantenendo l’omeostasi dell’ambiente articolare. È presente anche in tutte le parti mobili del corpo soggette a forti sollecitazioni meccaniche, come ad esempio il parodonto, e dove sia necessario fornire la giusta idratazione: derma e occhio. Previene quindi anche l’invecchiamento della pelle, la formazione delle rughe e la secchezza oculare.
Col progredire dell'età, il corpo perde gradualmente la capacità di produrlo e di sostituire quello perso: l'integrazione nutrizionale di acido ialuronico sopperisce a tale carenza. L’AI è una sostanza naturale, presente in tutti i tessuti molli del corpo umano e viene perciò ben assimilata e utilizzata dall’organismo, grazie alla sua origine biologica, purché sia assunta nella sua forma attiva e biodisponibile. È stato accertato che l’acido ialuronico HMW (high molecular weight), nella sua speciale emulsione acquosa altamente stabile e assimilabile (HyalurOn), apporta reali benefici poiché frammenti più piccoli non sono in grado di legarsi ai recettori specifici delle membrane cellulari, le quali riconoscono solo l'acido ialuronico ad elevato peso molecolare1. Prodotto tramite fermentazione batterica, permette di ottenere acido ialuronico con un peso molecolare compreso tra i 2,4 e i 3 milioni di daltons, che corrisponde a quello nativo presente nel derma, nell'occhio e nelle articolazioni.
Non è quindi di fonte animale e la superiore qualità rende massimamente efficaci le sue proprietà idratanti e lubrificanti. L'acido ialuronico HMW ha anche azione antinfiammatoria e analgesica, tanto più efficace quanto più il suo uso è tempestivo.
1 Aviad AD, Houpt JB. The molecular weight of therapeutic hyaluronan (sodium hyaluronate): how significant is it? J Rheumatol 1994 Feb; 21 (2): 297-301.