Il microcosmo Uomo nel macrocosmo Universo
Questa antichissima Medicina si è sviluppata all'interno della filosofia Taoista tra il IV e il III secolo a.C., i cui principi teorici ne costituiscono il fondamento.
Si basa su tre pilastri, la teoria dello Yīn – Yáng, dei 5 Elementi e del Qì.
Secondo la MTC la salute è il risultato dell'equilibrio energetico psico-fisico-spirituale, perché tutti gli organi, i tessuti e le funzioni del corpo sono legati da uno stretto rapporto di interdipendenza. Tutto è quindi collegato: il microcosmo uomo è in stretta relazione con il macrocosmo universo, in un contesto di forze yīn centripeta e yáng centrifuga, le quali danno forma ad ogni cosa.
Lo yīn esprime l'aspetto ricettivo, interno, freddo, morbido, femminile, il riposo, il nord e l'ovest, la terra, la luna, il buio, la calma, la materia. Lo yáng l'aspetto creativo, esterno, caldo, duro, maschile, l'attività, il sud e l'est, il cielo, il sole, la luce, il movimento e il non materiale.
Queste due forze opposte ma complementari formano il Dào, l'origine, il motore, la fonte di ogni realtà, impercettibile, indefinibile e onnipresente.
Anche l'essere umano è alimentato da questo flusso di energia che scorre all'interno del corpo lungo una rete di meridiani, una forza vitale che nelle sue varie manifestazioni e gradi di materialità si divide in: Qì Energia, Xuè Sangue, Jīng Essenza, Jīnyè Liquidi Corporei e lo Shén Mente.
I 5 elementi
Tutta la realtà del mondo si compone di 5 elementi: il Legno, il Fuoco, la Terra, il Metallo e l'Acqua; riconducibili a movimenti, abilità, mansioni e talenti. L'Acqua e il Fuoco forniscono il cibo, il Metallo e il Legno garantiscono la prosperità, la Terra dà le provviste, sono tutte forze dinamiche impegnate in una continua trasformazione. Secondo la legge di produzione, ogni elemento altro non è che il prodotto della mutazione di un altro elemento in un ciclo continuo: dall'Acqua nasce il Legno, dal Legno il Fuoco, dalle sue ceneri la Terra, dalla sua profondità il Metallo che, riunendosi all'acqua, le conferisce forza. Nella realtà esiste anche una legge di dominazione: l'Acqua spegne il Fuoco, il quale fonde il Metallo, che a sua volta taglia il Legno, che con le sue radici dà compattezza alla Terra, la quale argina l'Acqua di laghi, fiumi e mari.
Una lettura del mondo in cui l'analogia ne è la chiave, l'Acqua umidifica, scende verso il basso ed è riferita alla stagione inverno, al colore nero e al clima freddo. Il Fuoco dà calore e divampa verso l'alto, è in relazione con la stagione estate, il colore rosso e il clima caldo. Il Legno può essere sia piegato che raddrizzato, corrisponde alla stagione primavera, al colore verde e al vento. La Terra permette la trasformazione, è rappresentata dal cambio di stagione, dal colore giallo e dall'umidità. Il Metallo può essere modellato e temprato, corrisponde alla stagione autunno, al colore bianco, all'asciutto e al secco.
È con questa rappresentazione del macrocosmo che nella MTC analogicamente si interpreta ogni cosa, compreso l'essere vivente. Ogni elemento è inserito in un contesto globale e in esso è concepito l'uomo; la MTC considera il corpo strutturato in organi pieni: Cuore, Polmoni, Reni, Fegato, Milza/Pancreas; e visceri cavi: Intestino Tenue, Intestino Crasso, Vescica Urinaria, Stomaco e Vescica Biliare. Organi e Visceri, considerati rispettivamente Yīn e Yáng, sono dipendenti e complementari tra loro, in un continuo e stretto legame interdipendente; e sono alimentati dal Triplice Riscaldatore, funzione metabolica che contribuisce al funzionamento di tutto l'organismo. Gli organi e i visceri appartengono inoltre ai 5 Elementi: Cuore e intestino tenue al Fuoco; Polmoni e Intestino Crasso al Metallo; Reni e Vescica all'Acqua; Fegato e Vescica Biliare al Legno; Milza/Pancreas e Stomaco alla Terra. Ognuno presenta poi tre aspetti: fisico, emotivo e mentale.
Lo Shén (mente e emozioni)
Lo Shén è diffuso in ogni cellula del corpo e in ogni organo lascia un’impronta particolare, un aspetto “mentale”: nel Cuore troviamo quindi lo Shén rappresentato con le attività cognitive, la memoria, la coscienza; nel Fegato lo Hún paragonabile al nostro senso dell'io, all'intuizione, il sogno, l'immaginazione, la creatività, la fantasia; nei Polmoni il Pò, cioè la vita vegetativa, lo spirito di sopravvivenza, la sensibilità dell'emozione; nella Milza/Pancreas lo Yì, che è la riflessione, l'elaborazione, l'assennatezza; nei Reni lo Zhì, la voglia di ottenere, la volontà di fare, la decisione.
In caso di squilibrio organico avremo per il Fegato ansia, collera, irritazione; per il Cuore euforia, eccitazione, incoscienza; per la Milza/Pancreas inquietudine, rimuginazione, il giudicare; per il Polmone tristezza, rimpianto dolore; per il Rene paura, mancanza di volontà, indecisione.
Anche i Visceri sono interessati emozionalmente: la Vescica ha il controllo del territorio; l' Intestino Tenue ha il compito di selezionare e discernere; quello Crasso ha il dominio della relazione con gli altri; lo Stomaco la capacità di centratura, della puntualizzazione e della precisazione, mentre la Vescicola Biliare ha la facoltà di decisione, determinazione e grinta.
Per la MTC la stretta relazione tra corpo e mente è inscindibile, tant'è che il Jīng, il Qì e lo Shén sono considerati i tre tesori. Dei tre, il Jīng è il più denso ed è la base biologica dello Shén, per questo è detto “il fondamento del corpo e la radice della mente”.
Il Qì (energia)
In MTC la patologia deriva da un disordine del movimento fisiologico del Qì che va a bloccare o ad attivare un sistema ; la collera fa salire il Qì e colpisce il Fegato; la gioia eccessiva (euforia) rallenta il Qì e colpisce il Cuore; la preoccupazione e la rimuginazione annodano il Qì e colpiscono la Milza/Pancreas; la tristezza consuma il Qì e attacca il Polmone; la paura fa scendere il Qì e colpisce il Rene; uno shock o il panico disperdono il Qì e colpiscono i Reni e il Cuore.
Le logge energetiche
Ogni essere vivente può appartenere, nei vari momenti della vita, ad una loggia energetica che a sua volta è legata alle emozioni che attivano dei temperamenti con la dinamicità e l'interconnessione sempre presente dello yīn e yáng . Possiamo così interpretare il soggetto appartenente alla loggia Legno attivo (yáng) come colui che è dinamico, intraprendente, decisionista; non riesce a stare fermo sia sul piano fisico che intellettivo, non ama passare inosservato né essere secondo a nessuno; è intelligente ed intuitivo, non conosce le mezze misure, è impulsivo e decide immediatamente sul da farsi. Ama il rischio, è un soggetto intrepido e coraggioso, cordiale e leale; prende qualsiasi cosa con passione e questo lo porta a combattere per una questione di principio. Il Legno passivo (yīn )è timido, inibito, ha paura di viaggiare; è timoroso (non ha fegato), ansioso, indeciso, manca di fiducia in se stesso, lascia che siano gli altri a decidere, rifugge situazioni che possono creare delle contrarietà.
Il Fuoco attivo è sempre in cerca di passioni, ama muoversi, è espansivo, loquace, autoritario, caloroso e vivace; adora la compagnia e ama stare al centro dell'attenzione, è un estroverso, ama prendersi a cuore le cose e quando lo fa diventa un fanatico, perseguendo l'obbiettivo fino alla fine. Il passivo invece è un ipersensibile, introverso, idealista; interiorizza ogni passione e non reagisce, è timido e tende ad isolarsi, è coscienzioso e scrupoloso, umile e modesto.
Il Terra attivo è ordinato, poco combattivo, calmo; ha scarse ambizioni, cerca la sicurezza e la tranquillità, è metodico, analitico e concreto, vige in lui la legge del minimo sforzo. È un opportunista, si adatta facilmente ad ogni circostanza, sdrammatizza ed è un riconciliatore. Il passivo è amorfo, meno fa e meglio sta; è pigro e la sua filosofia è “il tempo aggiusta ogni cosa, quindi è inutile agire”; è un ottimo ascoltatore e riesca a valutare i pro e i contro in ogni situazione.
Il Metallo attivo è apparentemente calmo e discreto; è ordinato, le sue osservazioni sono misurate, precise e puntuali. È un analizzatore e risolve con freddezza i problemi, facendolo in maniera matematica; per lui tutto deve essere pianificato, nulla è lasciato al caso o all'inventiva. Il passivo è un sognatore, ha una fervida immaginazione, è minuzioso, ha un'intelligenza astratta; è dipendente dagli stimoli esterni, che lo rendono reattivo sul piano neuro-sensoriale, ama il bello ed è un idealista; inoltre ricerca la solitudine.
L'Acqua attivo è un genio incompreso, l'artista folle; ha scarso interesse per ciò che lo circonda, è indifferente verso gli aspetti classici della vita, vive fuori dalle regole, è instabile e disordinato. Può essere intuitivo, è ambizioso e riesce a sacrificarsi per ottenere ciò che desidera; è esigente e può arrivare ad essere prepotente fino a voler comandare.
Il passivo è pauroso, timoroso, timido, scoraggiato e indeciso; silenzioso e nascosto, è un esistenzialista, disordinato e instabile.
Quando un soggetto appartenente a quella loggia energetica reprime le sue emozioni e blocca il Qì, si crea un disequilibrio; non esprimere la rabbia per esempio, (emozione della loggia Legno, organo fegato, viscere Vescica biliare, stagione primavera ecc.) può sviluppare alterazioni legate sia al periodo che all'organo corrispondente o al viscere allegato, ma anche a tutte le connessioni che interagiscono con tutti gli altri elementi e rispettivi organi e sistemi. La MTC ci offre, con questa lettura antichissima ma sorprendentemente attuale soprattutto in chiave PNEI (Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), la possibilità di interpretare la salute come una ricerca di equilibrio tra se stessi e il mondo che ci circonda.
Bibliografia
Maciocia, G. (2005) I fondamenti della Medicina cinese. Elsevier Masson Edizioni, Milano.
Paoluzzi, L. (1997) Fitoterapia ed energetica. AICTO Edizioni, Urbino.