Perchè andare da un Naturopata?

Imparare ad ascoltare se stessi

In Medicina Tradizionale Cinese si dice che tre sono le cause di malattia nelle persone, in ordine d’importanza i pensieri (e le relative emozioni generate), l’aria che respiriamo ed il cibo che mangiamo.

Sembra incredibile che principi elaborati tanto tempo fa possano avere ai nostri giorni una valenza così grande che anche la scienza sta iniziando a dimostrare attraverso i suoi studi.

La PNEI, gli studi sullo stress, i “pensieri che fanno ammalare” ora iniziano ad avere delle basi scientifiche su cui poggiare la loro vitale importanza. Qualche giorno fa, in un’intervista per un giornale locale, mi è stato chiesto che cosa sia un naturopata.

Buffo, non ci avevo mai pensato in termini di definizione, ma la prima risposta che mi è arrivata è stata: “Il naturopata è chi aiuta le persone ad ascoltarsi”.

Se un pensiero (costante, ripetuto, negativo) ha la forza di farci ammalare, per quale motivo continuiamo a generarlo nella nostra mente? Semplicemente perché non ci ascoltiamo mentre lo pensiamo; continuare a pensarlo diviene anzi consolante chiacchiericcio interiore, che ci impedisce di pensare ad altro, di avere altre idee che magari potrebbero farci cambiare le carte sul tavolo della nostra vita. 

Cambiare fa paura, le nostre abitudini più radicate e consolatorie sono proprio quelle che ci danneggiano di più: il modo di mangiare, i piccoli vizi portati avanti con superficialità, senza comprenderne o ascoltarne la motivazione di fondo.

“Mangio cioccolata ogni giorno; ma sì, che male c’è...” Quello che fa il naturopata è chiederti perché mangi cioccolata tutti i giorni, quando hai iniziato a non poterne più fare a meno e cos’è successo quando hai sentito il bisogno di cercare una coccola che è diventata col tempo una dipendenza.

Questo, per me, è aiutare le persone ad ascoltarsi. E sono incredibili le facce che fanno le persone quando vengono messe in ascolto delle proprie profondità. La prima reazione spesso è quella di ironizzare, di non ricordare o di minimizzare. Non c’è una chiave di lettura adatta a tutti, per fortuna, ognuno ha il suo modo di reagire e di fuggire all’ascolto di sé. Spesso è il corpo che tenta di riportarci alla nostra verità attraverso i suoi sintomi, mai casuali.

I naturopati hanno strumenti diversi per aiutare i propri clienti ad ascoltarsi: dalla riflessologia all’iridologia, passando attraverso la kinesiologia. Tutte tecniche che utilizzano un linguaggio codificato dal corpo del cliente, un linguaggio che una volta decifrato e comunicato, deve diventare, per chi si reca dal naturopata, strumento di riflessione profonda. Non si esce dallo studio di un naturopata con una ricetta o una pozione magica che risolverà ogni problema, ma arricchiti di una mappa per poter meglio comprendere le proprie inclinazioni il proprio modo di affrontare la vita. Una mappa che se seguita con le proprie gambe e senza l’aiuto di troppe stampelle, ci conduce decisamente all’ascolto di noi stessi e alla comprensione della nostra essenza più profonda.

Questo è in definitiva quello che un naturopata fa: aiutare chi si rivolge a lui a cercare un senso più profondo al concetto di guarigione. Guarire veramente è qualcosa che va oltre il processo meccanico che porta alla scomparsa dei sintomi: è un atto di totale accettazione e comprensione della propria personalità, un vero e proprio cammino emozionale.

Il semplice gesto di prepararsi una tisana depurativa non è fine a se stesso, ma diventa un momento da dedicare all’ascolto del proprio corpo, uno strappo alla macchina inesorabile della quotidianità. 

Il naturopata può consigliare diverse strategie, a seconda della situazione che si troverà davanti, aiutandosi con le molteplici risorse che la natura mette a nostra disposizione. È un percorso non facile, nella società frenetica in cui viviamo, ma non impossibile. Un cammino fatto di un passo alla volta verso l’ascolto profondo e verso la felicità.

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Scritto da Elisa Maria Capponi

Naturopata certificata iscritta all'AIN, laureata in economia aziendale, lavora da anni nel settore del benessere naturale.
Ha collaborato con testate giornalistiche locali e nazionali (La Voce di Romagna, Il Resto del Carlino) e come naturopata si occupa di riequilibrio energetico, fisico ed emozionale della persona con l’aiuto di fitoterapia, floriterapia ed olii essenziali. Utilizza preferibilmente gli strumenti dell’iridologa, della kinesiologia e della medicina tradizionale cinese.

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