Vitamina D: questa sconosciuta

Perché non può mancare nel nostro organismo

Articolo commerciale 

Negli ultimi anni il nostro stile di vita è cambiato molto; trascorriamo poche ore all’aria aperta, assumiamo farmaci quasi ogni giorno e abbiamo abitudini alimentari che non rispettano il nostro organismo. Tutto ciò può portare alla carenza della vitamina D, utile in molte attività metaboliche, perché non serve solo, come molti pensano, per facilitare la deposizione di calcio nell’osso, ma è fondamentale in un gran numero di funzioni. Da quando si è tornati a studiarla, negli anni ’90, la vitamina D viene utilizzata come farmaco primario nel trattamento di patologie auto-immunitarie come la Sclerosi Multipla, l’Artrite Reumatoide, il Lupus Eritematoso Sistemico, così come nel trattamento della Psoriasi, della Vitiligine, del Diabete sia di tipo I che II. Rappresenta inoltre un valido aiuto nelle malattie neurologiche come la Malattia di Alzheimer o la Demenza Senile e nelle malattie Cardio-Vascolari, nelle patologie del Sistema Endocrino, in Ginecologia, in Dermatologia e in Gastroenterologia.

Non un semplice integratore. 

Parliamo quindi di un grande numero di patologie, che attualmente vengono trattate con farmaci che ne controllano andamento e progressione; il contributo della vitamina D è importante perché determina un vero e proprio riordino del metabolismo alterato. È opportuno ricordare che questa vitamina è un ormone e, come tale, agisce su tutte quelle cellule nelle quali è presente il suo recettore specifico. In questo modo, influenza le funzioni della cellula stessa, a volte inibendo, altre stimolando ed altre ancora regolando la funzione alterata che ha portato alla patologia. E se si pensa che questi recettori sono presenti nella quasi totalità dei tessuti (solo nel Sistema Immunitario ne sono stati individuati oltre 4.500), si capisce quanto la vitamina D possa essere utile per il nostro organismo. È una vitamina liposolubile e si trova quindi negli alimenti grassi, principalmente animali. È conveniente utilizzare integratori preparati utilizzando una vitamina naturale, diluita in un mezzo oleoso e in confezioni che ne permettono la somministrazione quotidiana.

L'importanza di un'assunzione giornaliera

Quest’ultimo aspetto è di fondamentale importanza, ma, ancora oggi, in Italia, è alquanto sottovalutato.. Per poter ottenere un buon effetto terapeutico è necessario che i livelli della vitamina D nel sangue siano alti, ma soprattutto che rimangano costantemente alti, perché solo così si ottiene la giusta risposta terapeutica dei recettori e il riordino del metabolismo cellulare alterato che ha portato alla patologia. Tenuto conto che la vitamina D nel sangue subisce un percorso che la dimezza nel giro di pochissimi giorni, non basta somministrarla bi-settimanalmente o addirittura mensilmente come accade in Italia; se non viene somministrata quotidianamente, non raggiungerà buoni livelli in modo costante, risultando in alcuni casi del tutto inutile.

Oggi esistono in commercio molti preparati a base di vitamina D, ma pochi rispettano questi concetti, fondamentali per il buon risultato della terapia.

Olea D3 Max o Olea D3 Plus della Herboplanet è un preparato che rispetta la naturalità della vitamina D, inserita in un olio di oliva biologico che ne permette un ottimale assorbimento a livello del digiuno e dell’ileo. La somministrazione quotidiana di 10.000 U.I. di vitamina D corrisponde alla dose che il nostro organismo produce sotto l’azione dei raggi del sole in soli 20 minuti. Prendere queste dosi durante tutto l’anno ha quindi lo stesso effetto, anche durante l’inverno.

Buon sole a tutti.

Scritto da Massimo Orlandini

Medico Omeopata, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1996 presso la Facoltà di Firenze, ha seguito un Corso di Specializzazione in Manipolazioni Vertebrali presso l’Università Pierre et Marie Curia a Parigi. Dal 1998 al 1999 ha seguito Corsi di perfezionamento in Medicina Manuale Ortopedica all'Università di Siena. Nel 2000 ha Conseguito il Diploma in Medicina Funzionale Omeopatica A.I.O.R. E dal 2002 al 2007 è stato docente di Medicina Funzionale Omeopatica in Associazione Italiana Omeopatia di Risonanza.

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