Aromaterapia moderna

Con il termine “aromaterapia”, coniato nei primi anni del 1900 dal chimico e profumiere Renè Maurice Gattefossè (1881-1950), viene indicata la pratica di curarsi con gli oli essenziali. Gattefossè lo capì quando, procuratosi un’ustione alla mano in seguito ad un’esplosione nel suo laboratorio, ottenne un beneficio immediato nel lenire il dolore e, successivamente un esito cicatriziale sorprendente, applicando olio essenziale di lavanda sulla ferita.

Da quel momento gli oli essenziali vennero utilizzati non solo in ambito cosmetico ma anche per scopi curativi, infatti successivamente il medico e chirurgo dell’esercito francese Jan Valnet (1920-1995) fu uno dei primi a farne un uso terapeutico utilizzandoli sulle ferite dei soldati in trincea. Da allora l’aromaterapia si è evoluta notevolmente grazie alla comparsa sul mercato di una grande varietà di nuovi oli essenziali e alle evidenze scientifiche e mediche che negli anni hanno permesso di verificarne l’efficacia in modo inconfutabile.

L’aspetto forse più noto e sicuramente più intrigante dell’aromaterapia moderna è tuttavia rappresentato dall’effetto che gli oli essenziali possono esercitare sulla nostra psiche quando vengono inalati. Parliamo cioè di aromaterapia sottile, un mondo che fino a qualche decennio fa appariva misterioso e magico, appartenente più all’arte che alla scienza. Oggi, con la diffusione dei trials clinici e con l’ausilio di tecniche diagnostiche sempre più sofisticate, siamo in grado di comprendere che i componenti degli oli essenziali una volta inalati giungono fino al cervello. Ne segue un’azione su determinate aree cerebrali preposte alla regolazione del meccanismo sonno-veglia e alla stimolazione di ghiandole atte alla secrezione di ormoni che provocano ansia o buonumore innescando una serie di risposte somatiche facilmente rilevabili da parametri fisiologici quali il battito cardiaco, la pressione sanguigna e la frequenza respiratoria. Anche il sistema limbico, di cui fanno parte l’Amigdala e l’Ippocampo che hanno la funzione di consolidare i ricordi provenienti dalla memoria a breve e lungo termine, è coinvolto nel meccanismo recettoriale aromaterapico, quindi oggi la famosa madeleine citata nel romanzo “Alla ricerca del tempo perduto” scritto tra il 1913 e il 1927 da Marcel Proust e divenuta la rappresentazione di come un profumo possa evocare improvvisamente ricordi del passato oramai sopiti, trova un fondato riscontro scientifico. Il marketing olfattivo si basa proprio su quest’ultimo aspetto per promuovere la vendita di un qualsiasi prodotto. 

Dunque l’aromaterapia sottile influisce sulla nostra psiche, sul nostro stato d’animo, e questo può essere sfruttato non solo in campo clinico, ma anche nel quotidiano per raggiunger il benessere interiore, acquisire maggior sicurezza, aiutarci ad aprire noi stessi al dialogo o predisporci all’ascolto, allentare i freni inibitori, ma anche acuire il nostro senso logico, farci raggiungere uno stato di rilassamento ristoratore, oppure implementare l’attenzione.

In BeC abbiamo sviluppato Spaziotempo® una linea basata sull’aromaterapia sottile composta da 7 distinte miscele di pregiati oli essenziali, diluite in oli vegetali e selezionate secondo i dettami dell’aromaterapia moderna. La linea si compone anche di 2 acque aromatiche vibrazionali, costituite da dispersioni acquose di miscele di oli essenziali purissimi appositamente miscelati per agire sullo stato di attenzione e rilassamento. Un gel per massaggio, ad uso professionale, completa la linea olistica basata sugli insegnamenti di Jean Valnet.

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Scritto da Simone Gabbanini

Responsabile Controllo Qualità BeC. L’azienda si occupa da oltre 40 anni del benessere e della cura della persona attraverso la formulazione di integratori nutrizionali e cosmetici naturali con certificazione V-label ed Ecocert.

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