Gli oli essenziali sono molto sensibili al calore, alla luce, all'ossigeno e all'umidità e sono caratterizzati da una notevole rapidità di evaporazione, quindi devono stare in bottiglie di vetro scuro non plastica (possono intaccarla) con tappo a tenuta stagna.
Devono essere conservati a temperatura ambiente a 16 °C circa.
Neroli, rosa, gelsomino e agrumi possono essere tenuti nel frigorifero, ma riportati lentamente a temperatura ambiente prima dell'uso, non riscaldati.
Benzoino, cedro, mirra, patchouli e sandalo sono densi e devono essere riscaldati allo stesso modo per esaltare la fragranza.
Un buon olio si mantiene abbastanza inalterato per anni, anche se in genere la maggior parte tende a perdere efficacia e aroma col tempo, a differenza del patchouli che migliora con l'età; gli agrumi resistono fino a due anni, quelli estratti da erbe e fiori dai due ai quattro anni, quelli estratti dal legno non deperiscono quasi mai.
Gli oli essenziali sono sostanze forti; non vanno mai superate le dosi consigliate perchè in certi casi, se usati in quantità eccessiva, possono essere tossici. Ad esempio, l'olio di basilico, che è normalmente stimolante dell'attività neuronale, a dosi elevate può dare effetti da stupefacente; il pepe nero che favorisce la diuresi, può diventare dannoso per i reni in eccesso; il ginepro che è diuretico, ad alte dosi provoca ritenzione, inoltre pur essendo un'ottima cura per l'acne, all'inizio può peggiorarne i sintomi perchè induce una certa eliminazione tossinica; la salvia sclarea agisce contro i dolori mestruali ma non deve essere usata se il flusso è normale o eccessivo poiché è un emmenagogo (aumenta il flusso).
Per quanto riguarda l'assunzione per via orale va posta estrema cautela e solo in seguito al consiglio di un aromaterapeuta.
Attenzione alle sofisticazioni (i prezzi troppo bassi sono sospetti!!) e agli oli sintetici natural-identici che assomigliano a quelli naturali perchè hanno riprodotto nella loro composizione solo i componenti principali responsabili delle caratteristiche dell'olio essenziale, con il risultato di ottenere un prodotto più "grezzo" dell'originale.
Quando si usano per la prima volta gli oli essenziali, occorre fare attenzione perchè possono provocare irritazioni cutanee più o meno forti e dare reazioni di fotosensibilità.
Le indicazioni di massima riportate nella rubrica, estratte dalla letteratura specialistica del settore, hanno uno scopo puramente informativo e divulgativo : non intendono in nessun modo fornire suggerimenti per l'autocura . Il ricorso agli oli essenziali per trattamenti di qualunque genere deve essere sempre elaborato da un consulente esperto.