Da Urbino lo stimolo a non cadere nella trappola della disinformazione
Marco Columbro è stato anche per il 2017 il testimonial di Biosalus, Festival del Biologico e del Benessere Olistico che si è svolto il 7 e 8 ottobre scorsi. Personaggio televisivo, uomo di spettacolo e di teatro, Columbro ha fatto una scelta di vita che lo ha portato con convinzione verso un approccio alla salute che si basa sulla dimensione olistica.
«Biosalus -dice Columbro- ha raggiunto pienamente la dimensione di una manifestazione culturale nazionale. Il grande pregio dell’iniziativa, giunta all’undicesima edizione, è quello di far capire al grande pubblico quanto sia importante la conoscenza e la prevenzione. Solo attraverso la prevenzione si può attuare una vera strategia di difesa del proprio organismo. Biosalus è un propagatore di informazioni importantissime».
Ad Urbino, dal Festival del Benessere Olistico arriva un forte invito a cambiare stile di vita. Un invito a realizzare un cambiamento di paradigma.
«Si. Il cambiamento di paradigma -sottolinea Marco Columbro- è il termine giusto. Perché bisogna rompere la “credulità” di una parte della popolazione, la quale “crede” anziché “conoscere”. Viviamo in una società dell’iperinformazione, che invece chiamerei dell’iperdisinformazione. Quando si tratta di salute, è difficile distinguere fra un’informazione corretta e un’informazione che ci vuol far credere cose che non esistono. Biosalus -afferma Columbro- è il luogo della controinformazione: ci dà una panoramica alternativa che fa accrescere la voglia di conoscenza. Seguire un percorso di conoscenza significa nuotare controcorrente come un salmone. E non è semplice, perché all’inizio di questo cammino culturale ci si trova circondati da gente che ci considera dei “fuori di testa”. Conoscere è molto più faticoso di credere. Chi crede non conosce, semplicemente ha fede. La conoscenza è un lavoro di crescita personale, e Biosalus fornisce gli stimoli per intraprendere una ricerca personale. Cosa importantissima».
