Ritenzione idrica: consigli, rimedi e integratori naturali per alleviarla

Da cosa è causato il ristagno dei liquidi e come ritrovare la forma ideale

Ritenzione idrica: come si riconosce

Con l’arrivo della bella stagione è più facile soffrire di ritenzione idrica: si tratta di una condizione in cui l’organismo tende a immagazzinare i liquidi in determinate parti, come gambe, braccia, addome e cosce.

La si riconosce perché nei punti più colpiti la pelle tende a diventare gonfia e a perdere la propria elasticità. E se si preme con un dito, la zona tende a rimanere bianca per qualche minuto. Inoltre, ci possono essere tensioni e dolori nei punti più “gonfi”.

Sebbene sia considerato un disturbo prettamente femminile, non è raro trovare la ritenzione idrica nell’uomo.

Se trascurata questa condizione può portare alla comparsa dei fastidiosi cuscinetti di cellulite. La ritenzione idrica o la cellulite non sono da trascurare, poiché entrambe indicano una difficoltà della microcircolazione e del sistema linfatico di eliminare le tossine.

Ritenzione idrica: cause e sintomi

Partiamo dai sintomi, che sono di sicuro quelli più noti a coloro che almeno una volta nella vita hanno sperimentato l’accumulo dei liquidi in eccesso. I principali sono:

  • edema: è il fastidioso rigonfiamento a causa della presenza di liquidi in eccesso;
  • gonfiori localizzati e pesantezza degli arti inferiori;
  • oscillazioni di peso: nei casi più “gravi” di ritenzione la persona può trovarsi ad indossare due taglie diverse durante la giornata;
  • crampi durante il giorno e di notte;
  • varici.

Le cause di questo disturbo sono varie e possono essere multifattoriali. Fra le più comuni ci sono:

  • un’alimentazione scorretta;
  • la sedentarietà;
  • il sovrappeso;
  • i fattori ormonali, dovuti a un eccesso di estrogeni, motivo per cui è più facile soffrire di ritenzione idrica con il ciclo mestruale;
  • i fattori genetici: ci sono costituzioni, come la linfatica in naturopatia, che tendono più facilmente ad accumulare liquidi e a formare tessuto adiposo;
  • i farmaci: ritenzione idrica e pillola sono un’accoppiata molto comune nelle donne di età fertile;
  • lo stress eccessivo.

Vediamo, quindi, come ridurre la ritenzione idrica mettendo in atto diverse strategie.

Ritenzione idrica: l’alimentazione più corretta

Un alleato prezioso per liberarci dei liquidi in eccesso è l’alimentazione. Ciò che scegliamo di mangiare può fare molta differenza sul nostro stato di salute in generale e non solo per la ritenzione e la cellulite.

Molti alimenti rischiano di facilitare il ristagno dei liquidi, per cui per quanti sforzi facciamo, diventa difficile se non li controlliamo o, meglio, li eliminiamo dalla nostra tavola. Fra questi ci sono:

  • i latticini,
  • i prodotti a base di farina bianca,
  • i grassi saturi,
  • gli insaccati.

Per combattere la ritenzione idrica la dieta deve essere povera di sale: preferite quello marino integrale e aggiungetelo solo in cottura, ma senza esagerare. Per condire a crudo preferite gomasio, acidulato di umeboshi o salsa di soia, che danno sapore in maniera naturale.

Di aiuto, inoltre, è inserire nella nostra alimentazione cibi ricchi di fibre, che aiutano la funzione intestinale – la stitichezza non facilita l’eliminazione dei liquidi in eccesso – frutta e verdura di stagione, pesce, soprattutto quello azzurro, grassi buoni (olive e avocado, ad esempio, ma anche burro di ghee), e semi oleosi, in particolar modo quelli di lino.

Fra le verdure, potete preferire quelle amare, che hanno un effetto benefico sul fegato: secondo la Medicina Cinese il sapore amaro sostiene il fegato, facilitandolo nello svolgimento delle proprie funzioni. Sono indicati: cicoria, radicchio rosso, carciofi, cime di rapa, indivia. Le verdure hanno anche un altro aspetto positivo, poiché migliorano la diuresi.

Fra la frutta, alleati sono i frutti di bosco che migliorano la circolazione.

Infine, è bene bere molto per aiutare la diuresi e permettere l’eliminazione delle tossine. L’importante non è tanto determinare quale acqua bere per la ritenzione idrica: non ce n’è una migliore o peggiore. Preferite acqua naturale o tisane senza zucchero, ed evitate, invece, le bibite gassate e zuccherate, l’alcol e il caffè.

Ritenzione idrica: i rimedi naturali

Nei casi più difficili, dove l’alimentazione da sola non basta, possiamo ricorrere ai rimedi erboristici e agli integratori naturali. Fra quelli più efficaci ci sono:

  • la betulla: la linfa e gli estratti dalle foglie che si ottengono da questa pianta comune in Europa sono molto ricchi di sali di potassio. È utile per combattere gli inestetismi della cellulite, poiché ha proprietà diuretiche e drenanti ma anche antinfiammatorie. Agisce soprattutto depurando il sistema linfatico, che quando si ingolfa impedisce l’eliminazione dei liquidi e delle tossine;
  • la bromelina: questa particolare sostanza è contenuta nel gambo dell’ananas. Ha capacità di drenare i liquidi in eccesso ed è particolarmente efficace quando si soffre di gambe pesanti;
  • la verga d’oro: anche questa pianta ha una forte azione diuretica e drenante. E aiuta ad eliminare le tossine accumulate dall’organismo, grazie al contenuto di tannini e saponine;
  • il tarassaco: fra le piante ad azione diuretica è una delle piante più note. Le foglie e le radici sono ricche di sostanze che sostengono l’attività di fegato e reni. Una tisana o un integratore a base di piscialetto – come viene chiamato il tarassaco in molte regioni – aiuta a sgonfiarsi e a depurarsi. In primavera e in autunno le foglie più giovani e i fiori possono essere aggiunti nelle insalate;
  • l’ortosiphon: le foglie della pianta sono ricche di saponine, sali minerali e sesquiterpeni che garantiscono attività diuretica alla pianta. Agisce, in particolar modo, eliminando gli eccessi di cloruro di sodio che facilita la ritenzione.

Ritenzione idrica: gli oli essenziali più indicati

Anche gli oli essenziali possono aiutare ad attenuare la ritenzione idrica. Un modo efficace e sicuro è quello di aggiungere qualche goccia di uno o più oli in un olio vegetale da massaggi (di mandorla o altro a scelta) e fare un massaggio alle zone interessate. In questo modo si stimola anche il sistema linfatico che può svolgere il proprio lavoro in maniera più efficace.

Fra i più efficaci ci sono gli oli essenziali di: limone, rosmarino, arancio amaro, cipresso e salvia.

Scritto da Romina Rossi

Giornalista freelance, blogger e copywriter collabora con diverse testate giornalistiche cartacee e online.

È naturopata certificata presso la Scuola Italiana di Naturopatia di Rimini promossa dell’Istituto di Medicina Naturale di Urbino.

https://www.naturopatiaitaliana.it

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