Insegnanti senza stress: l'importanza della respirazione

Respirare con Consapevolezza

Uno degli effetti più comuni dello stress è l’alterazione del respiro: diventa più rapido e meno profondo, a volte bloccato.
Questo accade perché in condizioni di tensione, il nostro organismo si prepara allo scatto, si irrigidisce per potenziare la muscolatura, pronta per un eventuale reazione.

Quando la respirazione diventa più corta non si elimina tutta l’anidride carbonica e si ha una minore ossigenazione cellulare, ciò si traduce in maggiore stanchezza, problemi di concentrazione, abbassamento delle difese immunitarie, disturbi digestivi, problemi circolatori, dolori al collo e alle spalle.

Appare quindi chiaro il ruolo della respirazione nel mantenimento di una buona salute nel corpo, nella mente e nello spirito.

Respirare è una funzione del Sistema Nervoso Autonomo ma, al contrario di altre, come il battito cardiaco o la peristalsi intestinale, subisce anche il controllo della volontà.
Se vogliamo possiamo scegliere di controllare il nostro respiro: possiamo regolarne il ritmo, l’ampiezza e la durata. Così facendo passiamo da un’azione involontaria e automatica a un’azione consapevole.

Il primo passo è quello di passare da una respirazione toracica, di petto, frequente quando si è stressati, ad una diaframmatica o addominale.
Per allenarsi a praticarla, le prime volte ci si può mettere stesi su un tappetino, si mette una mano sull’addome e una sul torace, nel momento dell’inspirazione si pone attenzione a gonfiare la pancia come un palloncino e a sgonfiarla quando si espira, la mano sul torace dovrebbe rimanere ferma.

Un passo in più è la respirazione consapevole, che è alla base di ogni forma di meditazione.
Prendersi pochi minuti al giorno per sedersi in tranquillità e portare l’attenzione sul proprio respiro, sull’aria che entra ed esce, aiuta a prendere contatto con se stessi, aiuta a prendere distanza dai pensieri ricorrenti e a vivere il momento presente, il qui ed ora.

Una pratica costante della respirazione consapevole porta gradualmente ad una maggiore concentrazione, alla regolarizzazione del battito cardiaco, ad una migliore ossigenazione, ad un rilassamento della muscolatura e ad una maggiore consapevolezza dei propri stati emotivi.

Dice il maestro zen Thich Nhat Hanh: “Quando siamo capaci di trarre beneficio dalla consapevolezza del respiro, questo può portarci un senso di gioia e aiutarci a gestire sentimenti ed emozioni dolorosi”.

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Scritto da Lucia Russetti

Naturopata certificata presso l’Istituto di Medicina Naturale di Urbino, insegna da 20 anni nella scuola primaria, facendo della relazione educativa il presupposto necessario per ogni apprendimento.

Appassionata di discipline orientali, pratica meditazione da diversi anni. 

Istruttrice mindfulness e PNL Technicien, si occupa di gestione dello stress, in particolare per gli insegnanti.

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